Hanno scritto: Mons. Bruno Forte, Arcivescovo
RESURREZIONE: Sequela Christi - Sequela Amoris

Chi confessa Gesù di Nazaret come Signore e Cristo, norma e salvezza della storia, sa che è già cominciata in lui la promessa restaurazione che attendiamo, è già giunta per noi la fine dei tempi, la rinnovazione del mondo è stata stabilita irrevocabilmente ed è realmente anticipata in questo mondo (Lumen Gentium 48).

Il Signore Gesù è il fine al quale tende la storia. Vivificati e unificati dal suo Spirito, camminiamo verso la pienezza della storia umana (Gaudium et Spes 45): quanto ora professiamo nella durezza dello scandalo e nella notte della fede sarà allora pienamente rivelato a ogni creatura, e molti verranno dall’oriente e dall’occidente a sedersi a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli (Mt 8,11).

Allora non basterà a salvarci l’esteriore confessione di Cristo, che potremo aver fatta: allora, non ci salverà che l’amore, con cui avremo confessato nella vita la nostra fedeltà a lui e agli ultimi, in cui lui è presente. Perciò la speranza cristiana non è fuga dal mondo né promessa consolatoria, che faccia chiudere gli occhi sul dolore presente, ma vive di scelte operose e di giorni spesi al servizio degli uomini.

 

Tu Ti sei mostrato vivente

agli uomini delle nostre origini:

mostrati ancora vivente a noi,

che Ti cerchiamo nell’oscurità

di questo tempo presente;

offriTi in un dono di grazia,

che apra gli occhi del nostro cuore

e ci dia di riconoscerTi

nei segni della Tua presenza.

Trasformati dall’esperienza

di questo incontro,

diverremo annunciatori coraggiosi,

testimoni di Te,

che abbiamo incontrato vivente per noi,

di Te, che dai vita

alla nostra condizione di morte.

Vieni, Signore Gesù!

 

Tu non sei un Dio

separato da noi

né noi potremmo esistere

separati da Te.

Tu sei il Dio vivente:

il rapporto con Te ci dà la vita,

l’accoglienza di Te

ci fa veramente viventi.

Senza di Te

la vita è morte,

uniti a Te

la morte è vita.

Donaci perciò,

Dio della vita,

di essere aperti verso di Te,

a testa alta nel rischio della fede.

Umili e coraggiosi nella speranza,

vivi ed operosi dell’Amore.

Amen, Alleluia!

 

Donaci, o Padre,

lo Spirito della memoria sovversiva,

che ci dia occhi per accogliere

la storia del Figlio della carne,

e un cuore puro

per essere contagiati

e contagiarla al mondo:

il racconto della storia trinitaria

dell’Amore

diventi nostro racconto,

senso per sopportare

le inaudite contraddizioni della vita,

forza per trasformarle,

lievitando in esse

il futuro promesso

nel Risorto dai morti.

Amen, Alleluia!

 

Padre,

resuscitando il Crocifisso

hai dischiuso sul mondo

l’alba della nuova creazione:

hai dato vita ai morti,

speranza ai vinti,

salvezza ai perduti.

Tutte le croci della storia

sono trapassate ormai

dalla luce e dalla forza

dello Spirito di Pasqua:

l’impossibile possibilità

è esperienza per quelli

che, poveri, accolgono il Vivente.

Fa’ che sia nostra esperienza,

perché possiamo oggi annunciare

nella carne del nostro presente

la vita nuova del mondo.

Amen, Alleluia!

Dio della speranza,

futuro promesso dei nostri cammini,

Padre che attendi nell’amore,

Figlio entrato nel cammino del tempo,

Spirito che prepari nella storia

l’ora luminosa della gloria,

Trinità sorgente e meta

della via dei pellegrini

e compagna di strada dei poveri,

donaci di credere

nel futuro della speranza che muore,

e di contestare ogni fine

in nome del nuovo inizio,

che da Te sempre nasce

e in Te si compirà

quando la potenza di Pasqua

avrà raggiunto e trasformato

ogni cuore.

Amen, Alleluia!

 

Cristo,

immagine radiosa del Padre,

principe della pace,

che riconcili Dio con l’uomo

e l’uomo con Dio,

Parola eterna divenuta carne,

e carne divinizzata

nell’incontro sponsale,

in Te soltanto

abbracceremo Dio.

Tu che Ti sei fatto piccolo

per lasciarTi afferrare dalla sete

della nostra conoscenza

e del nostro amore,

donaci di cercarTi con desiderio,

di credere in Te

nell’oscurità della fede,

di aspettarTi ancora

nell’ardente speranza,

di amarTi nella libertà

e nella gioia del cuore.

Fa’ che non ci lasciamo vincere

dalla potenza delle tenebre,

sedurre dallo scintillio

di ciò che passa.

Donaci perciò il Tuo Spirito,

che diventi Egli stesso in noi

desiderio e fede,

speranza e umile amore.

Allora Ti cercheremo, Signore,

nella notte,

vigileremo per Te in ogni tempo,

e i giorni della nostra vita mortale

diventeranno come splendida aurora,

in cui Tu verrai,

stella chiara del mattino,

per essere finalmente per noi

il Sole, che non conosce tramonto.

Amen, Alleluia! 

 

 

 

a cura di Giuseppe Iori

torna all'indice - Vita Nostra marzo 2008 - anno 3 numero 1