LA SFIDA DELL’ACCOGLIENZA

"Prima di ogni altra scelta, la storia dei ragazzi che si allontanano dalla fede pone la domanda centrale di quale percorso seguire per il cristianesimo diventato oramai marginale nella cultura occidentale..."

"... nella dispersione culturale e valoriale che la società occidentale comporta, la parrocchia, come luogo di riferimento può diventare spazio di accoglienza."

"... solo attraverso questo innesto di gratuità accogliente può essere ripreso un legame consistente. Si potrebbe obiettare che i ragazzi amano luoghi più trasgressivi e anonimi. La risposta è che i giovani amano luoghi a loro confacenti. Importante è che loro percepiscano che si tratta di un ‘loro’ luogo: dove possono esprimersi, incontrarsi, star bene insieme. Si otterrà uno spazio più magmatico e meno cattolicamente ‘definito’; ma è la risposta all'aggregazione monetizzata al nulla.

Occorrono grandi capacità di attenzione verso tutti e di gestione intelligente per una parrocchia così concepita. Quasi a dimostrare che il primo obiettivo da esprimere è il voler bene.

Oggi la tendenza non è certamente questa:  nella crisi di fede, l'obiettivo primo sembra essere quello di una formazione più specifica, più esigente e anche più èlitaria. Nella crisi si insiste sulla chiarezza della proposta cristiana. La risposta a questa obiezione è che il principale nodo da risolvere è la solitudine dei ragazzi e delle loro famiglie in un territorio.

Offrire loro un appoggio è il primo dovere del cristiano. Con l'attenzione, la pazienza e la tolleranza sarà possibile avvicinare prima di annunciare, essere solidali prima che testimoni del Signore risorto."

(don Vinicio Albanesi)

 

 

È con questo spirito che in parrocchia, su richiesta del Consiglio Pastorale e di alcuni animatori, è nato il "gruppo progetto giovani".

Abbiamo voglia di vedere una parrocchia ancora più viva, vissuta come spazio accogliente in cui "si sta bene" e ci si può incontrare.

Come obiettivi a breve termine inizieremo con l'aprire il patronato ai giovani un paio di ore alla settimana nei mesi di giugno e luglio (prima serata sabato 24 maggio) offrendo un ambiente "disponibile" a giocare a pallavolo, a calcio, a chiacchierare su nuove panchine, a pizzate e a quant'altro si voglia fare per stare insieme.

Vedremo come andrà... come sarà la risposta e in base a queste cose programmeremo anche una eventuale apertura invernale.

Come obiettivo a lungo termine c'è la voglia di creare un gruppo di adulti o giovani adulti capaci di "aprire il patronato" con lo spirito giusto, di essere vicini ai ragazzi senza esserne i "controllori" e di essere accoglienti e tolleranti nel rispetto delle regole e delle responsabilità. Roberta Sabbion ci aiuterà in questo percorso offrendoci la sua professionalità nonché la sua disponibilità (per chi non lo sapesse è psichiatra e si occupa di prevenzione del disagio in età adolescenziale).

E poi.. e poi.. le idee sono tante ma sarà meglio ascoltare i giovani e farci guidare da loro... l'importante è partire e continuare a confrontarci e a crescere in questo percorso!

La partecipazione a questo "progetto" è per ora incoraggiante. Speriamo lo sia anche la risposta dei ragazzi!

 

Marina Lorini

Conclusione della riunione del Consiglio Pastorale Parrocchiale di lunedì 5 maggio: la nascita del gruppo “progetto giovani” è una prima iniziativa concreta
 


 

Un complesso “giovane” alla festa della comunità del 2007.
 

torna all'indice - Vita Nostra maggio 2008 - anno 3 numero 2