Il patrimonio dei ricordi

ALFREDO ALBERTI

Sono già passati tredici anni da quando Alfredo ci ha lasciati, eppure ancora molti lo ricordano e si soffermano a parlare delle molteplici vicende della sua vita.

Una vita vissuta intensamente, sempre caratterizzata dall’amore per la sua famiglia, dalla sua fede cristiana, dalla sua grande dedizione al lavoro, dalla sua attività sportiva e dal suo grande contributo nell’educazione e formazione dei giovani dei patronati delle parrocchie di Ognissanti e di San Camillo.

Fin da giovani siamo stati sempre amici, legati da una grande passione in comune: il gioco del calcio. Per me e per tutti è stato il fratello maggiore, il fratello che vorresti sempre imitare. Alfredo aveva innata la passione per l’educazione dei ragazzi, ma non era severo, anzi era molto spiritoso e con la battuta sempre pronta; si conversava sempre volentieri con lui.

Durante l’ultima guerra e per molti anni ancora frequentavamo il patronato Ognissanti e lui era a capo delle varie attività parrocchiali: presidente della squadra di calcio, nonché calciatore e capitano di diverse squadre: Silvestrini, Piove di Sacco, Taglio di Po,…; responsabile di tutte le attività parrocchiali; regista e attore della “Filodram-matica di Ognissanti”; faceva parte della cantoria parrocchiale e per necessità si improvvisava anche maestro di coro; presidente dell’Associazione Ex Allievi Ognissanti.

Non era un esibizionista né un ambizioso: eravamo noi del gruppo che lo costringevamo a prendersi queste responsabilità perché eravamo sicuri che le cose da lui iniziate venivano portate a termine. L’indimenticabile parroco don Luigi Bonin lo voleva sempre al suo fianco.

Per queste sue numerose attività gli fu anche simpaticamente attribuito il soprannome che meglio gli si addiceva: “Fasso tutto mi”.

Ha voluto che noi tutti, memori degli splendidi anni vissuti nel patronato di Ognissanti, potessimo costituire il gruppo degli Ex-Allievi che tuttora si incontrano numerosi ogni anno nella ricorrenza del S. Natale.

 

Quando nel 1974 fu costituito il Gruppo Sportivo “Lellianum”, presso il patronato S. Camillo, Alfredo offrì subito la sua collaborazione. La sua esperienza nell’ambito calcistico ed il suo carisma portarono in poco tempo ad uno sviluppo inimmaginabile, tanto che negli anni Ottanta il nostro Gruppo Sportivo poteva contare su varie discipline sportive (calcio, pallavolo maschile e femminile, pallacanestro, atletica) con la partecipazione di ben 170 atleti e 40 collaboratori, tutti tesserati con il Centro Sportivo Italiano, ente di promozione sportiva di ispirazione cristiana.

In quegli splendidi anni al nostro Gruppo Sportivo fu anche assegnata, per ben due volte, una “coppa d’onore” per essersi distinto come la migliore società sportiva di tutta la Provincia di Padova per i risultati conseguiti e per l’alto spirito associativo e comportamentale.

Terminata l’attività di calciatore, ad Alfredo fu dato l’incarico di gestire a livello regionale il Settore Giovanile della Federazione Italiana Gioco Calcio (FIGC), per poi collaborare, anche a livello nazionale, presso il Centro Tecnico FIGC di Coverciano (Firenze),  sempre  nell’ambito dell’attività giovanile.

Con la sua famiglia aveva un rapporto bellissimo. Amava stare in casa assieme alla cara moglie Mirella e ai suoi adorati figli Alberto e Angela.

Nel suo lavoro presso le Officine Meccaniche Stanga ha profuso grandi energie ed attaccamento. Sempre vicino umanamente agli operai, diventò col tempo parte della dirigenza con alte responsabilità.

Purtroppo, inconsapevolmente, il suo forte fisico venne minato da un male causato dalle polveri della lavorazione dell’amianto. Anche nel dolore è stato stoico e ha dimostrato, nella consapevolezza dell’ineluttabilità del suo destino, tanta serenità e una forza d’animo non comune, alimentate dalla sua grande fede.

Per meglio ricordarlo, l’Associazione Ex-Allievi Ognissanti nell’anno 2000 ha costituito un “Fondo di solidarietà Alfredo Alberti”. Con i versamenti dei soci vengono aiutati dei bambini africani malati, attraverso le adozioni a distanza, e altri vengono portati in aereo dalla Guinea-Bissau all’ospedale di Padova per essere curati.

Quando ha lasciato questo mondo, un amico ha scritto sul giornalino dell’Associazione Ex-Allievi Ognissanti: “Se è vero che l’uomo si misura dalle sue opere, Tu Alfredo hai solo giganteggiato. Andandotene porti con Te immensi valori di profonda umanità, ma anche ceste ricolme di tanti meriti che sicuramente nostro Iddio Ti riconoscerà e Ti renderà merito”.

Francesco Francescon

 

 


 

 

torna all'indice - Vita Nostra aprile 2009 - anno 4 numero 1