Notizie dalle Associazioni: Amici di San Camillo

LA PREGHIERA AIUTA TRE GEMELLINE PAKISTANE

Per i non credenti la preghiera è una perdita di tempo. Purtroppo anche tra i credenti c’è chi non capisce bene quali effetti concreti può avere la preghiera. Eppure per tre gemelline pakistane, nate a Padova circa due mesi fa, che per rispetto alla privacy chiameremo Maria, Anna e Elisa, la preghiera è stata efficace… eccome! Sabato 21 febbraio scorso, a Terranegra, era riunito un gruppo di preghiera, che conta numerosi “Amici di San Camillo”. Una volontaria era venuta a conoscenza che una giovane mamma era stata dimessa dall’ospedale con le sue tre gemelle nate premature e curate per il primo mese e mezzo nel reparto di neonatologia. La famigliola, originaria del Pakistan, versa in grande indigenza. Il papà ha perso il lavoro tempo fa e sbarca il lunario vendendo fiori per strada, la mamma non parla una parola di italiano, sono in arretrato nel pagamento dell’affitto e mancano del necessario. Figurarsi poi il provvedere ai bisogni di tre figlie piovute dal cielo all’improvviso.

Così dal gruppo di preghiera iniziò una gara di solidarietà con una colletta destinata a comprare il latte per le bambine. Essendo premature, le gemelline necessitano di un latte speciale (Humana 0) che, tra l’altro, non è di facile reperimento.  Da allora Maria, Anna e Elisa sono cresciute sane e paffute con il latte (oltre 30 litri!) del gruppo di preghiera, in barba agli scettici di cui sopra. Inoltre si sono mobilitate diverse volontarie che, a turno, aiutano la mamma nella cura delle piccole. C’è chi tiene i rapporti con la struttura sanitaria e il pediatra di base, chi tiene attiva la struttura assistenziale tramite l’assistente sociale, chi provvede regolarmente a lavare la cospicua biancheria delle bimbe e persino chi ha aggiustato, con non poca perizia, una tapparella rotta della loro modesta casa (stavano al buio perché non si poteva alzare la tapparella!). Naturalmente sono stati forniti aiuti in natura di prima necessità: vestitini e biancheria, lettini, carrozzine e alimenti (del nostro Banco Alimentare). Finora gli aiuti scaturiti dalla preghiera di un gruppo di persone volonterose e disponibili sono serviti a fronteggiare l’emergenza.

Le gemelline crescono, stanno bene e ricompensano i loro benefattori con i loro visini innocenti e con la loro grande voglia di vivere. Ma poi… Il quadro non è roseo. Queste persone non se la passano bene ed evidentemente, se sono venute fin qui, significa che al loro Paese le prospettive sono ancora peggiori e, se possibile, più incerte. Grazie a Dio qui da noi disponiamo di un Servizio Sanitario efficiente ed accessibile anche ai meno fortunati, abbiamo strutture di assistenza che fanno il possibile e, non ultimo, abbiamo il volontariato. Gli Amici di San Camillo hanno incontrato queste tre bimbe all’ospedale e, insieme ad altri amici, le hanno seguite fino a casa per proseguire con la preghiera e le opere quell’assistenza amorevole e incondizionata che Gesù ci ha insegnato nella parabola del “Buon Samaritano”. Un grazie grande grande a tutti da parte di Maria, Anna e Elisa che nei loro piccoli grandi cuori pregano per noi, come solo loro piccoline possono fare, il loro e nostro unico Dio.

Loretta Cremonini e Vittorio Galassi

torna all'indice - Vita Nostra maggio 2009 - anno 4 numero 2