Notizie dalle Associazioni. Amici di San Camillo

NON È ASSISTENZA, SONO PERSONE... SPECIALI

La nostra storia ha inizio più di 20 anni fa, quando alcuni di noi (guidati da Loretta Cremonini) hanno risposto alla chiamata dei Padri Camilliani dell’Ospedale Civile e di Padre Roberto Nava, nostro parroco. Lo spirito di San Camillo è stato sempre molto forte fra i parrocchiani e il sostegno dei Padri Superiori dell’ospedale è stato la nostra guida.

Molti sono i casi di amore cristiano che abbiamo vissuto: richieste di aiuto che la sensibilità delle assistenti sociali dell’ospedale o delle capo sala, hanno fatto a noi pervenire.

Ricordo Filomena, che non voleva morire e si è affidata a noi come fossimo la sua famiglia.

Ricordo Joy, che grazie al nostro amore ha avuto la forza di superare i ricatti dei riti woodoo, abbandonare la vita di strada per vivere ora felice, anche se nelle difficoltà economiche con il marito e le figlie.

 

Elkook, marocchino, che girava per l’ospedale perché aveva bisogno di cure mediche, ma non aveva dove andare la notte.

Da ultimo, inserita nel progetto della Teleadozione, sosteniamo una famiglia molto impegnata e attenta ai figli.

In questa famiglia è presente una figlia con gravi difficoltà motorie e quindi offriamo il nostro aiuto per alcune necessità particolari. La bambina non può frequentare luoghi affollati, per non rischiare di ammalarsi, ed anche i genitori devono stare attenti a non diventare veicolo d’infezioni. È per questo che andiamo a turno una volta la settimana a fare la spesa per consentire alla mamma di evitare i supermercati molto affollati. Se un famigliare si ammala, è opportuno che si allontani da casa temporaneamente. A noi sembra un limite insormontabile eppure loro sono sempre sorridenti e trasmettono la loro serenità.

La bimba, per la sua capacità di trasmettere agli altri serenità e positività, ha vinto il premio della bambina più buona d’Italia e studia grazie alle nuove tecnologie telematiche.

 

Infatti, la mattina, dopo le cure che le permettono di affrontare la giornata, è in collegamento telematico con la scuola, i professori ed i compagni con i quali studia, gioca ed interagisce. A casa si diverte con la sorella minore che le è molto affezionata e si dimostra sempre affettuosa nei suoi confronti.

Al pomeriggio, mamma e papà seguono le bimbe negli studi fino a quando fa sera.

Porto alla bimba la Comunione sotto la specie del vino consacrato e questo contatto mi ha fatto capire che è una Santa perché, pur essendo sempre distesa nel suo letto, il suo sguardo è sempre rivolto a Gesù. Prega a lungo e recita il rosario ogni giorno; non riunisce in poche preghiere tutte le richieste di aiuto, ma intercede ad una ad una.

In questi momenti, in cui si sente parlare e si legge di tanto male ed egoismo, quale riflessione possiamo fare?

Queste persone, e come loro sono tante nel mondo, con il loro amore e con la capacità di accettare le difficoltà e la sofferenza ci salvano. Proviamo per loro una grande riconoscenza.

Claudia Carubia Ravaioli


BANCO ALIMENTARE: TESTIMONIANZA ...

Da qualche anno svolgo attività di volontariato nell'Associazione Amici di San Camillo, nel settore del Banco Alimentare, che distribuisce, con frequenza mensile, aiuti alimentari a persone indigenti, senza distinzione di nazionalità, religione o residenza.

Io, come volontaria, consegno personalmente i pacchi di alimenti a tre famiglie che non sono di nazionalità italiana: due sono di origine africana e una marocchina.

Ogni famiglia è composta da padre, madre e da due o tre figli che, quando ho iniziato il mio volontariato, avevano un’età compresa tra i 2 e gli 8 anni.

Fin dall’inizio, ho cercato di impostare i miei incontri con le famiglie in modo cordiale e amichevole, in qualche modo “affettuoso”. Desideravo che il mio impegno non fosse solo quello di “consegnare un pacco”, ma di dedicare anche un po’ del mio tempo alla conoscenza reciproca.

Devo dire che, ripensando a questi anni di volontariato, l’incontro e la comunicazione con i bambini è stato l’aspetto più positivo e “toccante” di questa mia attività.

All’inizio, quando io arrivavo nelle famiglie, i bambini più piccoli, intorno all’anno di età, “si aggrappavano” alla mamma nascondendosi e non volevano neanche essere avvicinati quando cercavo di farlo. I più grandi, già in età scolare, erano più “intraprendenti”. Alcuni rispondevano apertamente alle semplici domande che facevo per cercare di conoscerli; poiché andando a scuola conoscevano bene la lingua italiana, diventavano i miei “traduttori” e mi aiutavano a “comunicare” con i loro genitori.

Nel tempo, il mio incontro mensile con loro è diventato sempre più caloroso: mi vengono incontro, mi salutano con gioia, mi sorridono e anche i più piccoli, che ora sono cresciuti, imitano i fratelli e sono molto meno timidi con me. Se inizialmente solo i genitori potevano accedere al pacco degli alimenti che portavo, ora sono loro ad aprirlo, ansiosi di vedere cosa contiene. Se trovano qualcosa di particolarmente goloso per loro, come cioccolato, caramelle o, come a Natale, anche qualche gioco, mi guardano sorridenti, mi prendono per mano, qualcuno anche mi abbraccia.

Ogni volta vado via portandomi nel cuore la ricchezza di sentimenti e di emozioni che riesce a darmi un gesto così semplice come quello di consegnare un pacco.

Egle Salice


… E ULTIME NOTIZIE

Nonostante i tempi di crisi e le restrizioni nell'assegnazione di derrate alimentari di provenienza CEE, prosegue con entusiasmo la nostra attività in questo settore. In settembre è stata fatta una colletta straordinaria presso il supermercato Alì di Via Nazareth. Sono state raccolte importanti scorte che sono andate ad integrare quelle assegnateci dal Banco Alimentare del Veneto Onlus.

Il 24 novembre abbiamo poi partecipato alla Colletta Nazionale, sempre presso lo stesso supermercato, ottenendo ancora una volta dalla popolazione del nostro quartiere quantitativi generosi di derrate a lunga conservazione (circa 1200 kg!).

Infine, il progetto in rete con la Consulta del Volontariato ed altre quattro associazioni, per espandere ulteriormente il sostegno alimentare sul territorio cittadino, è stato approvato dal Centro Servizio del Volontariato.

 

torna all'indice - Vita Nostra dicembre 2012 - anno 7 numero 3