LETTERA DAL CARCERE

N.d.R. Lo scorso numero di Vita Nostra conteneva il racconto dell’esperienza della presenza alle Messe in carcere di un gruppo di parrocchiani e non solo. È stato letto anche in carcere e abbiamo ricevuto una lettera, indirizzata a chi aveva firmato l’articolo


Carissime sorelle,

          la scorsa domenica, uscendo dalla messa, ci è stato consegnato il vostro libricino che è il notiziario della parrocchia. Io sono un detenuto della Casa di Reclusione di Padova, e ho letto con molto interesse l’articolo scritto dalle signore Anna ed Egle.

Sono un assiduo frequentatore delle messe domenicali (faccio parte anche del gruppo di “Cammino Neocatecumenale”) e di conseguenza avrò visto sicuramente le due signore in questione, ma trovo assolutamente giusto ringraziarle di cuore attraverso queste poche righe per le belle parole usate nel descrivere le loro emozioni e sensazioni.

La nostra è sicuramente una realtà scomoda, quasi sempre le strutture che ci ospitano sorgono ai margini delle città, (e il Due Palazzi non fa certo eccezione), il contatto con la città stessa è quasi inesistente, e per noi sapere che ci sono delle persone che dedicano un po’ del proprio tempo per farci sentire meno soli non può essere che un sollievo.

Nella vita si può sbagliare, tutti in qualche modo abbiamo sbagliato, ma questo non ci può impedire di essere uomini, la fede nel nostro Signore ci rende esattamente uguali a voi, con la vostra presenza ce lo confermate.

Delle volte serve molto poco, anche se capisco benissimo che inizialmente vivere una esperienza del genere non sia affatto facile, proprio per questi motivi il ringraziamento per quello che fate è amplificato.

Ecco signore, queste poche parole piene di significato per farvi capire la gioia che la  vostra presenza porta in tutti noi, che Dio vi benedica insieme a tutte le vostre famiglie.

Un abbraccio fraterno a tutto il vostro gruppo ed anche a Padre Roberto.

Padova, 9 gennaio 2014                                                                              Massimiliano De Antonis

 

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