Il patrimonio dei ricordi

MIMMA BERTOLINI
 

L'aggettivo "solare" è oggi di moda. Lo si attribuisce a tante persone solo perché sono belle, giovani, estroverse. Io personalmente mi sento di poterlo riferire a ben poche, una delle quali, purtroppo, non c'è più.

Era una donna che univa alla bellezza fisica quella spirituale; alla capacità di sopportare il dolore quella di mantenere intatto l'entusiasmo per la vita; alla maturità nel perdonare le delusioni e le ferite ricevute dal prossimo, vicino o lontano che fosse, quella di continuare a guardare con fiducia e speranza gli altri.

Era pronta ad aiutare, se e come poteva, con disponibilità, competenza ed empatia.

Non c'erano iniziative parrocchiali e familiari cui si sottraesse, se veniva coinvolta e si sentiva in grado di affrontarle, dalla sistemazione dei fiori sugli altari della Chiesa ad accudire i bambini all'ospedale, dall'ospitalità agli amici alla cura dei nipotini che amava enormemente.

Era una donna dolce e forte, tenera e sicura dei suoi principi che però non imponeva agli altri, rispettando, anche se non lo condivideva, il punto di vista altrui.

Era ricca di sensibilità, di umanità e di gioia di vivere. Accurata nel vestire, assetata di conoscere il mondo e le persone, sempre pronta al sorriso e alla condivisione, amava il sole, il mare, i fiori, la natura. Godeva delle piccole gioie della vita, un caffè, una sporadica sigaretta, una partita a carte, come di cose importanti.

Credeva profondamente in Dio, Cui si era riavvicinata dopo un doloroso periodo di crisi interiore, e si affidava a Lui con sereno abbandono.

Era un'amica.

Una mia, una nostra, cara, grande, splendida Amica.

Arrivederci, Mimma.

Marina Larese Betetto

 
 

torna all'indice - Vita Nostra ottobre 2014 - anno 9 numero 3