Notizie dalle Associazioni. Amici di San Camillo
Il patrimonio dei ricordi. SILVANA CARDIN

Cara Silvana,

sono già passati quattro anni da quando sei nata al Cielo, eppure ci sembra ancora di vederti passare col tuo passo svelto e il tuo volto sorridente, lungo la strada che porta alla Chiesa dove andavi spesso per pregare e per svolgere il tuo servizio di sistemazione dei fiori, oppure all’Ospedale, dove ti recavi per motivi di volontariato.

Tutte noi volontarie abbiamo sentito tanto la tua mancanza e ti ricordiamo come persona sensibile, premurosa, attenta alle necessità degli altri, interessata ai loro problemi, cercando sempre di aiutarli a trovare il modo di risolverli, impegnandoti a volte, con la tua generosità, in prima persona.

Hai svolto con grande impegno e professionalità il volontariato in Ospedale come coordinatrice dei turni nell’Associazione “Amici di San Camillo”. Con quanta discrezione, gentilezza, disponibilità, ti avvicinavi alle più svariate situazioni! Con tutte le volontarie avevi saputo stringere un rapporto di vera amicizia, comprendendo e partecipando ai problemi di ognuna di noi.

 

Personalmente ti ho conosciuta ancora tanti anni fa, come catechista di mia figlia, e sempre ho ritrovato in te questa tua totale disponibilità, attenzione, impegno per ciò a cui ti dedicavi. Ti avevo poi vista nella tua funzione di madre, di moglie e di nonna esemplare, innamorata delle tue nipotine. Ecco: l’amore era il tuo segreto; l’amore per i tuoi familiari, che si dilatava poi a tutti coloro che entravano a far parte della tua vita.

Quando è iniziata la malattia che ti ha poi condotto alla morte, sono venuta a trovarti all’ospedale, e ciò che mi ha colpito è stata la naturalezza e la lucidità con cui mi hai messa al corrente di ciò che ti stava succedendo, sapendo già prevedere l’evolversi del male. Ho compreso allora quanto grande fosse la tua fede: ti stavi preparando al grande passo, sicuramente aiutata dalla presenza del Signore, che tu avevi sempre sentito vicino in tutta la tua vita.

Tempo fa ti ho sognata. Eri allegra, felice, e nel sogno mi dicevi che ti trovi immersa in una luce che noi non possiamo nemmeno immaginare, perché non ci sono paragoni sufficienti su questa terra. Credo, Silvana, che questa sia davvero la tua realtà: tu vivi nella pace e nella gioia.

Grazie per tutto quello che hai dato a ciascuno di noi. Ti ricordiamo con tanto affetto e tu … continua a seguirci con il tuo amore e con la tua preghiera.

per le volontarie, Loretta e Annalisa.

 


FESTA DEL VOLONTARIATO A PADOVA

Domenica 28 settembre si è svolta a Padova la tradizionale festa del volontariato organizzata dal CSV (Centro Servizi per il Volontariato della Provincia di Padova). Come per il passato, dalle prime ore del mattino, la zona di piazza delle Erbe, dei Frutti e dei Signori (e le vie di collegamento) è stata invasa da oltre un centinaio di associazioni che hanno piazzato i propri gazebo, attrezzature e materiale vario per pubblicizzare la propria attività. Naturalmente anche noi eravamo presenti con le preziose signore del laboratorio “fantasia e allegria”.

Passeggiando fra le varie postazioni  mi ha particolarmente colpito il clima allegro e festoso che aleggiava; non ho visto volti sbuffanti per la levataccia o facce tristi per una domenica rubata a qualche maratona televisiva, anzi: ho visto qualcuno che aiutava il proprio vicino a montare il gazebo, ho visto rappresentanti di associazioni confinanti che si scambiavano le proprie impressioni e considerazioni.

Mi è sorta allora una riflessione spontanea:  se è vero, ed è sotto gli occhi di tutti, che sempre maggiore è il numero  di cittadini – non solo anziani -  in grave disagio sia fisico che economico o psicologico nella società di oggi, è altrettanto vero che dall’altra parte c’è un esercito di persone pronte, col sorriso sulle labbra e gratuitamente, a prestare la propria opera in favore di chi, per qualsiasi motivo, è in condizioni peggiori.

Penso che esperienze come questa  servano a non farci dimenticare l’impegno che ognuno dovrebbe avere verso i deboli e i bisognosi, e rafforzino in ciascuno di noi la voglia di combattere giornalmente la nostra battaglia in favore di ogni tipo di solidarietà.

Fiorenzo Andrian

 

torna all'indice - Vita Nostra dicembre 2014 - anno 9 numero 4