LA LETTERA DEL PARROCO
La Pasqua come una primavera

Cari amici parrocchiani, non so cosa scrivervi … è da giorni che ci penso e adesso sono preoccupato, il tempo per la consegna in tipografia incombe! È difficile, la preoccupazione diventa così grande che quasi non si fanno altre cose, la testa si riempie e sembra non ci stia più niente.

Per fortuna è primavera! Oggi è una giornata bellissima, tiepida e tersa. Sugli alberi vicino alle finestre si vedono aprirsi le prime foglioline, la natura si risveglia ed è così bello! Mi accorgo di essere con il pensiero avanti nel tempo, immaginando le incantevoli passeggiate di questa estate, ed ecco: il problema della lettera da scrivere è di nuovo lì e cerca di rovinare l’atmosfera. Mi chiedo, cosa può essere che fa nascere una nuova primavera nelle nostre teste infestate di paure, problemi, stanchezza e sofferenze? Mi viene in mente il Salmo 22 “Se dovessi camminare in una valle oscura non temerei alcun male, perché Tu, Signore, sei con me”. Questa frase la penso spesso e mi conforta; la presenza del Signore è qui con me anche in questa situazione, è Lui che me la fa attraversare e mi guida “ad acque tranquille”, alla pace.

Non sono solo, ritrovo coraggio e serenità ed ecco arrivano nuovamente le idee, riparte l’entusiasmo, scivola via la stanchezza: è di nuovo primavera!  Vedete,  non  dobbiamo immaginare la vita eterna come qualcosa che gusteremo solo nell’aldilà, è già oggi, è camminare con il Signore Risorto sempre accanto a noi. Se terremo viva la memoria di questa realtà ripartirà la vita. Come dice il profeta Ezechiele: “Ci farà uscire dai sepolcri” che abbiamo costruito con il nostro pessimismo e orgoglio di farcela sempre da soli, riprenderemo il cammino entusiasti, fantasiosi e sorridenti.

Quanto poco serve per andare avanti, a volte è sufficiente essere in compagnia. È Pasqua e sia per voi primavera, la pace della presenza del Signore Risorto vi faccia alzare il capo di fronte ai pesi che vi schiacciano, torni sui vostri volti un timido sorriso che annuncia qualcosa di nuovo e vi doni la gioia di vivere una vita che sa di eternità. La Pasqua viene per questo, viene come una primavera: porta il disgelo nei cuori, risveglia quella parte luminosa, sorridente, generosa e gioiosa che abbiamo dentro, il nocciolo, il cuore, la nostra vera identità. 

 Perché io credo? Perché Dio è la cosa più bella che ho incontrato. E da Lui acquisisco la bellezza del vivere. Che bello è amare, abbracciare, avere amici, esplorare, creare, seminare, perché la vita ha un senso, va verso un esito buono che comincia qui e scorre nell’eternità.

La Pasqua è girarci verso la luce, così come la natura si gira in questi giorni verso la primavera. Allora smettiamola di sottolineare gli errori degli altri. Staniamo, snidiamo in noi e in ognuno la bellezza della luce, invece che fustigare le ombre.

Dai notiziari ricaviamo il peggio di questa umanità: guerre piccole e grandi, violenze che non risparmiamo innocenti e indifesi, paura e incertezza di fronte ai mali dilaganti… Non stanchiamoci di sperare, di pregare, di mantenerci vigili per contrastare il male con il bene. Il tempo pasquale è dentro un contesto di vita, di luce e di speranza: la natura che si risveglia, le giornate che si allungano, il tepore che riscalda l’aria… Non abbassiamo la guardia su ciò che non funziona: volgendoci dall’altra parte, diventeremmo complici di ciò che detestiamo.

Non tutti possiamo intervenire direttamente, ma richiamare, esortare, far presente, sì!

L’assuefazione e l’indifferenza sono un rischio che come sonno pesante intorpidiscono l’anima. Ma ciò non appartiene a chi è risorto con Cristo.

Davvero la risurrezione di Cristo inaugura una “umanità nuova”, non solo nella dimensione dell’eternità, ma garantisce un “avvenire possibile” agli uomini e alla storia. Illuminati dalla luce della Pasqua, portiamo, soprattutto noi cristiani, il profumo di Cristo Risorto nella solitudine, nella miseria, nel dolore di tanti nostri fratelli, ribaltando la pietra dell’indifferenza.

È l’augurio sincero che faccio a tutta la cara comunità parrocchiale per la Santa Pasqua

P. Roberto

 

     
  

torna all'indice - Vita Nostra aprile 2017 - anno 12 numero 1