LA BENEDIZIONE DEGLI ANIMALI)

intervista a padre Renzo a cura di Mauro Feltini

M.F.: Di solito si benedicono le persone, ma tu ti sei distinto per altre benedizioni. Quali?

P. Renzo: Tutto deve essere benedetto, perché tutto fa parte di un mondo che ci è stato regalato. E in questo mondo una delle cose più belle sono gli animali. Come possiamo immaginare un mondo senza animali? Sono la bellezza del mondo, insieme ai fiori …

Quindi anche le piante?

Certo, fanno parte della vita. E infatti nella benedizione che si fa degli animali normalmente ci si riferisce al fatto della creazione: e la creazione così come è annunciata dalla Bibbia non interessa solo l’uomo. L’uomo viene alla fine, ma prima c’è la Terra, ci sono gli astri, gli animali, le erbe, ci sono tutte le cose che compongono il mondo, e quindi assumono un significato, stando alla Bibbia, di un dono dato agli uomini. Non esistono così a se stanti, ma sono in funzione di una contemplazione e di un uso che ne può fare l’uomo.

Ma, secondo te, il Signore ha lavorato meglio i primi giorni o ha lavorato meglio l’ultimo giorno, prima di riposarsi?

Questo è un aspetto che si può leggere in modi diversi. Si tende a dire che Dio è andato dal meno perfetto al più perfetto: il più perfetto della creazione sarebbe l’uomo, e ancor più la donna, che è stata creata dopo l’uomo. Però ha cominciato con la Terra e gli astri. Senza sole, come potremmo vivere? Senza l’acqua, come potremmo vivere? Per cui pensare che Dio abbia seguito una specie di strada, dal meno perfetto al più perfetto, e fare dell’uomo il più perfetto, non è che mi convinca molto. Tanto è vero che il sole e l’acqua sono la fonte della vita, tanto è vero che perfino i cosiddetti “pagani” hanno adorato Dio nel sole, nell’acqua, nel fuoco. La creazione ha il suo valore nell’unità dell’impostazione, perché tutto è bello, è necessario, è finalizzato all’uomo perché viva una vita felice. 

La benedizione degli animali si fa in chiesa o fuori dalla chiesa?

Si fa fuori dalla chiesa semplicemente per comodità, nel senso che anche i cani hanno i momenti di calma e i momenti di nervosismo… se un cane vede un gatto si mette subito in agitazione. Si potrebbe fare anche in chiesa, ma io preferisco farla fuori per un fatto di comunione tra le persone: mi piace il raduno dei cani, ma mi piace ancor più il raduno delle persone. Quest’anno c’era il presepio ancora in funzione, e alla fine della benedizione ho fatto questo semplice ragionamento: i pastori, quando sono andati alla grotta di Betlemme sono andati con le pecore e con i cani. Quindi ho proposto ai presenti di fare una visita al presepio con i loro cani, e tutti hanno accolto, si sono avviati in processione. Ma la cosa è avvenuta per la presenza del presepio. La benedizione si fa il 17 gennaio e di conseguenza il presepio era ancora visibile.

Bene, allora grazie padre Renzo, e appuntamento al 17 gennaio 2018 per la prossima benedizione!

  

torna all'indice - Vita Nostra ottobre 2017 - anno 12 numero 2