Un'esperienza di musicoterapia all’O.I.C. Nazareth
“LE MEMORIE NEL PETTO RIACCENDI”
Un coro intergenerazionale

Nella giornata del 21 ottobre al centro “Civitas Vitae Nazareth” si è tenuto il concerto intergenerazionale con il coro degli ospiti di Villa Rosario (una delle residenze del Centro adibita a soggetti portatori di malattia di Alzheimer) e il coro dell'associazione musicale "Summertime Kids&Project", composto da ragazze dai 10 ai 17 anni. L'evento aveva lo scopo di rispondere ancora una volta allamissionche l'Opera Immacolata Concezione si pone da sempre: creare un momento di incontro tra generazioni, principalmente tra anziani e ragazzi, per creare legami nonostante le differenze di età. Inoltre si voleva andare a stimolare la memoria degli ospiti con le canzoni che hanno caratterizzato la loro vita passata. La scaletta infatti conteneva le canzoni più famose , come "Va' pensiero", "O' sole mio", l'Inno di Mameli e "Nessun dorma". Questo repertorio è stato imparato anche dai ragazzi del coro Summertime, affinché ereditassero dai cantanti più maturi la cultura della musica italiana. Dal canto loro, gli ospiti hanno imparato tre canzoni di cartoni animati, contenenti gli oggetti archetipici delle fiabe: l'amore, i ricordi, i desideri che hanno trovato voce rispettivamente nelle canzoni di "È una storia sai" (La Bella e la bestia), "Cuor non dirmi no" (Anastasia) e"I sogni son desideri" (Cenerentola).

Il progetto è nato dalla passione e dal legame che l'educatrice Irene Pirri ha verso la musica; l'evento che ha fatto accendere la miccia è stato durante un'attività in cui aveva proposto agli ospiti di cantare “Va' pensiero”. Durante l'ascolto due di loro si sono commossi, non sapendo spiegare perché, ma facendo capire che era per qualcosa che avevano vissuto nel loro passato. Da quel momento si è deciso di utilizzare la musica come potente strumento di comunicazione con questi ospiti che, non sapendo spiegare a parole le loro emozioni, possono solo cantarle e trasmetterle attraverso questa via.

Con l’accompagnamento della psicologa dott.ssa Monica Rappattoni, da giugno sono iniziate le trasferte presso il “Centro Sollievo” di Montà, dove gli ospiti cantavano insieme ai partecipanti al progetto stesso. Poi, ogni venerdì mattina, gli stessi ospiti si trovavano presso il teatro della Residenza Nazareth, con l’educatrice e la psicologa, e cantavano accompagnati da un pianista offertosi volontario dopo averli sentiti per caso mentre era in attesa della moglie in visita ad un suo parente ospite della struttura.

La malattia d’Alzheimer è conosciuta come la malattia della memoria che, oltre alle parole e ai ricordi, cancella anche la capacità di sorridere nella fase più grave e ultima della malattia. Il cervello regredisce facendo perdere ogni capacità alla persona anziana; con questo progetto abbiamo voluto puntare sulla memoria episodica degli ospiti, la memoria a lungo termine, che ha mantenuto ancora attivi i ricordi legati alle canzoni, che altro non sono che emozioni!

Gli ospiti e i ragazzi hanno cantato assieme creando nel teatro un'armonia che ha commosso alcuni cantanti e gran parte del pubblico. È stato un pomeriggio intenso di emozioni perché, come si evince dal nome del coro di Villa Rosario "Le memorie nel petto riaccendi", tutte le nostre memorie, quando cantiamo, non partono dalla mente, ma dal cuore che rievoca i ricordi legati a queste canzoni e che la malattia non riuscirà mai a cancellare.

Ornella Miceli Cagol

Presidente VAdA Nazareth

 

  

torna all'indice - Vita Nostra dicembre 2017 - anno 12 numero 3