LA CASA DI ACCOGLIENZA S. CAMILLO STA PER COMPIERE VENT’ANNI

Sono trascorsi quasi vent’anni da quando la Casa di Accoglienza S. Camillo iniziò la sua attività, ospitando i parenti di ammalati ricoverati presso le strutture ospedaliere di Padova. L'inaugurazione della Casa, alla presenza del Vescovo Antonio Mattiazzo e di alcune autorità cittadine, avvenne infatti il 15 Novembre del 1998. Da allora sono transitati per la Casa molte migliaia di ospiti. Col passare degli anni e il modificarsi delle cure e delle tecniche ospedaliere - soprattutto con l'avvento dei trapianti - gli utenti delle Casa hanno pure modificato la loro tipologia: tra i nostri ospiti abbiamo annoverato, oltre che parenti di ricoverati, anche pazienti in cura per trapianti. Ricordiamo che alla “casa madre” di Via Verci, che contiene nove stanze a due letti e una zona comune comprendente la segreteria, un soggiorno, la cucina e una lavanderia, si è aggiunta ormai da molti anni una “dependance”, nella ex casa del custode della scuola elementare S. Camillo, che comprende tre stanze a due letti ed un soggiorno-cucina.

È già stata data in più occasioni informazione e documentazione sull'attività svolta in questi anni nella Casa di Accoglienza. Un articolo con molte informazioni apparve su “Vita Nostra” cinque anni fa, in occasione dei 15 anni di vita della Casa. L'ultima informazione di un certo dettaglio venne data due anni fa, sempre su “Vita Nostra”, in occasione dell'importante ristrutturazione dell'impianto di riscaldamento. Essendoci stati alcuni interventi recenti di un certo rilievo, ci sembra  opportuno aggiornare la nostra comunità parrocchiale ,raccontando le ultime novità.

Il grande numero di persone transitate per la Casa, chi per poche notti, chi per settimane e chi anche per molti mesi, non può che essere motivo di soddisfazione, perché testimonia l'utilità del nostro lavoro di volontari. Per altro, nel corso degli anni, i volontari si sono ridotti notevolmente di numero, essendo passati da oltre venti inizialmente alla dozzina attuale. Per tale motivo, si è reso necessario assumere, con regolare contratto, due collaboratrici (colf) per coprire parte dei servizi (pulizia e preparazione delle stanze) per alcune ore distribuite nell'arco della settimana, garantendo così, oltre alla continuità del servizio, anche una presenza per la sicurezza della struttura negli orari e periodi critici (fine settimana, ferie estive, festività ecc).

Si pensi che, avendo la Casa nel suo complesso 12 stanze a due letti, alcune anche dotate di brande, ed essendo la durata media del soggiorno dei nostri ospiti inferiore alla settimana, ci sono più di una cinquantina di lenzuola da lavare e stirare ogni settimana. Approfittiamo quindi anche di questa occasione per rilanciare un appello, già molte volte rivolto in passato, chiedendo a chi può dare un aiuto, soprattutto per qualche ora di stiro o qualche ora di presenza in Segreteria, di farsi avanti dando il suo nominativo e il recapito telefonico alle persone elencate in fondo a questo articolo; noi provvederemo a prendere contatto.

Veniamo quindi alle novità, che non sono di poco conto e che permettono di guardare al futuro della Casa di Accoglienza con una certa tranquillità. Un intervento recente è stata l'acquisizione di nuovi materassi. Anche i letti non godono di ottime condizioni, ma possono ancora resistere; il parco materassi invece, che sono più soggetti al degrado, aveva bisogno di essere totalmente rinnovato. Infatti tutti i 24 letti sono stati dotati di nuovi materassi in lattice.

Un discorso a parte merita la cucina in “casa madre”, che è il cuore pulsante della Casa di Accoglienza e il vero punto d'incontro dei nostri ospiti. È infatti soprattutto alla sera a cena che gli ospiti si ritrovano, stringono amicizia e condividono preoccupazioni e speranze relative alla loro permanenza a Padova, a supporto dei loro parenti ricoverati. I due piani cottura, ciascuno con 5 fuochi, hanno visto cucinare cibi nello stile di tutte le regioni d'Italia, ed i pensili e gli armadi della cucina si sono impregnati in 20 anni dei profumi e dei fumi del cibo cucinato nei diversi stili regionali, soprattutto del sud Italia, per nutrire migliaia di ospiti. Si capisce quindi che tutta la cucina, dai pensili al forno, dai frigoriferi agli armadi, è stata la parte della Casa che ha subito il più intenso utilizzo, e che, essendosi rovinata e degradata, ha avuto bisogno di essere rinnovata.

Si è provveduto quindi a cercare una soluzione per una cucina resistente, funzionale e non troppo costosa, con alcuni accorgimenti mirati per il tipo di utilizzo da parte di diciotto ospiti, ciascuno con le proprie necessità alimentari. La seconda settimana di gennaio 2018 la Casa è rimasta chiusa per permettere lo sgombero della vecchia cucina, una rinfrescata da parte del pittore, e l'installazione della nuova cucina, che confidiamo possa servire i nostri ospiti per almeno altri vent’anni.

Altre novità di minor rilievo, ma di grande utilità quotidiana, sono state in primo luogo un nuovo contratto per i telefoni, in cui è stato inserito anche il cellulare in dotazione alla Casa, strumento indispensabile per la gestione delle prenotazioni. Poi l'installazione di un nuovo moderno videocitofono a colori, che permette di riconoscere perfettamente chi suona al cancello di Via Verci, e dell'apparecchio per il pagamento attraverso bancomat (POS).

Per chi fosse amante delle statistiche, che in ogni caso rendono ragione coi numeri del lavoro svolto, riportiamo qualche dato sulle presenze in Casa di Accoglienza nell'ultimo quinquennio, cioè da inizio 2013 a fine 2017:

· posti occupati negli anni 2013-2017: 31.586

· occupazione dei posti disponibili: 72 %

· numero degli ospiti:  5.266

· di cui ospiti pazienti:   1.773

· ospiti accolti gratuitamente: 18 %.

Come si deduce da questi sintetici dati, la permanenza media degli ospiti è di circa 6 giorni; dati più precisi, raccolti anno per anno, mostrano che la percentuale degli ospiti che sono anche pazienti va gradualmente aumentando negli anni. Per quanto riguarda le regioni di provenienza fate riferimento al grafico (a destra).

Rileviamo infine che l'accoglienza gratuita di persone bisognose è l’aspetto che più mette in evidenza lo spirito del nostro lavoro di volontari. Rinnoviamo l’invito ad unirvi a noi!

I volontari della Casa di Accoglienza

Nota: Chi desidera offrire la propria disponibilità come volontario nella Casa di Accoglienza può telefonare a Maria Vittoria Pianta (349.4996174), Mario Betetto (348.9237414), Fabio Cagol (347.3473969), Francesco Pietrogrande (333.9308924) o Luigi Salce (333.8915892).

 

Provenienza % degli ospiti della Casa di Accoglienza

 

Brindisi dei volontari all’inaugurazione della nuova cucina della Casa di Accoglienza

 
  

torna all'indice - Vita Nostra marzo 2018 - anno 13 numero 1