(in questo periodo di pandemia)
COM’È CONTINUATO IL SERVIZIO …

… NEI PRANZI DI SOLIDARIETÀ

Nonostante il distanziamento e i sacrifici di questo lungo periodo che stiamo vivendo, non è mai venuta meno la consapevolezza dell’importanza di assicurare la nostra presenza ai nostri fratelli più deboli… E così, escludendo i mesi di aprile e maggio 2020, durante i quali ci siamo dovuti fermare per il lockdown, il nostro servizio è proseguito costantemente con la distribuzione di cestini caldi. Non abbiamo potuto prepararli nella nostra bella cucina (tranne il primo piatto), ma ci siamo organizzati da casa, provvedendo che arrivassero alla distribuzione carne e verdure per riempire le vaschette da asporto. Nei mesi più freddi (da dicembre 2020 a febbraio 2021), le cucine popolari ci hanno dato la disponibilità dei locali e alcuni tra noi hanno potuto sperimentare, con altri volontari delle parrocchie della città, quello che quotidianamente si vive all’interno di questa preziosa struttura.

Ora, dopo tanti mesi di cestini, a partire da questo mese di dicembre contiamo di tornare a ospitare le persone nel nostro salone parrocchiale (che grande fortuna avere un luogo così accogliente e ampio!) mettendole sedute ai tavoli, in estrema sicurezza, perché possano consumare il loro pasto caldo.

In questi mesi, i sei gruppi che svolgono il servizio hanno sostenuto gran parte delle spese dei pasti, e alcune persone della parrocchia hanno generosamente contribuito in forma individuale. È importante però che l’intera comunità, com’è accaduto fin dall’inizio, si senta coinvolta in questa iniziativa e che ognuno possa offrire il suo contributo per questi momenti di solidarietà. Per questo, dopo un lungo periodo, ci rifaremo vivi e vi ringraziamo, fin da adesso, per la vostra disponibilità.

per i volontari dei pranzi domenicali

Anna Scarso Feltini

 


… NEGLI AMICI DI SAN CAMILLO

La pandemia che ha coinvolto il mondo intero a partire da marzo dello scorso anno, ha naturalmente influito anche sull’andamento della nostra associazione. Alcune attività quali l’assistenza agli anziani a domicilio e/o presso l’OIC di via Nazareth, e l’assistenza ospedaliera in pediatria hanno subìto l’immediato blocco e ancora oggi – data l’impossibilità da parte dei nostri volontari/e di accedere alle strutture ospedaliere – non hanno potuto ancora riprendere, salvo qualche sporadica iniziativa personale.

Ci siamo pertanto concentrati sugli altri settori dove potevamo essere utili.

 L’assistenza alimentare non si è mai fermata; a marzo 2020 il Banco Alimentare è rimasto chiuso ma, utilizzando alcuni stock di magazzino, abbiamo comunque confezionato qualche pacco per poter soddisfare alcune situazioni di particolare necessità. A partire da aprile, prima con l’aiuto della Protezione Civile e di alcuni volontari messici a disposizione dal Centro Servizi Volontariato, e successivamente con le nostre forze, siamo velocemente tornati a regime e continuiamo a garantire il pacco mensile a circa 150 assistiti.

Anche le signore del laboratorio “Fantasia e Allegria” non si sono scoraggiate; pur essendo stati sospesi i tradizionali mercatini, continuano a lavorare da casa vendendo i loro prodotti su appuntamento, non facendoci mancare la loro costante fonte di finanziamento. 

Per quanto riguarda le case di accoglienza, l’interruzione dei ricoveri a causa del lockdown ha fatto sì che, per circa un mese, fra maggio e giugno 2020, due appartamenti su quattro siano rimasti vuoti; da allora in poi e fino ad oggi tutti gli alloggi sono tornati occupati.

A questo proposito, dopo innumerevoli ricerche, siamo riusciti ad individuare un piccolo appartamento in via Colle (davanti alla chiesa dello Spirito Santo) e abbiamo perfezionato l’acquisto a marzo di quest’anno. L’alloggio ci è stato lasciato ammobiliato e molto ben tenuto; con una spesa modesta abbiamo completato la dotazione interna e già dallo scorso aprile è stato occupato.

Abbiamo così portato a cinque unità la nostra offerta e di questo siamo particolarmente orgogliosi, sia per continuare a soddisfare una richiesta sempre costante, ma soprattutto per aver proseguito nella strada segnata dai nostri soci fondatori che sono stati sempre sensibili all’accoglienza, che è stata la leva per la costituzione della nostra associazione.

Concludo con un sincero ringraziamento a tutti i nostri volontari e volontarie che non hanno mai smesso di prestare la loro opera, in totale gratuità, anche nel periodo di maggiore emergenza sanitaria, per soddisfare le necessità dei più bisognosi. 

Fiorenzo Andrian


… NELLA CASA DI ACCOGLIENZA

La prima immagine qui a destra mostra l'interno della Casa di Accoglienza in cui, sulla scrivania della reception, si può notare uno schermo trasparente di plexiglas, munifico dono di un parrocchiano, installato all'inizio della pandemia. Da allora, la Casa è stata occupata solo molto parzialmente nei mesi di Aprile e Maggio 2020, dopo di che si è tornati ad un regime che potremmo definire “quasi normale”. Il numero delle presenze si è notevolmente ridotto, anche perché è stata introdotta, dall'inizio della pandemia, la nuova regola per cui possono condividere una stanza a due letti solo persone dello stesso nucleo famigliare, mentre prima potevano condividere la stessa stanza anche persone tra di loro estranee. Quindi, da primavera 2020 chi arriva senza accompagnamento occupa una stanza da solo, con un leggero aggravio del costo.

Si sono rese necessarie anche altre precauzioni. Nei primi tempi è stato richiesto a tutti gli ospiti di esibire a intervalli prescritti l'esito di un tampone negativo, e, da quando è subentrato il Green Pass, è diventato obbligatorio esibirlo all'ingresso nella Casa. Ci si raccomanda sempre inoltre di tenere la mascherina e di osservare distanze adeguate quando si consumano i pasti in cucina.

La quasi normalità non si riferisce solo alla limitata occupazione da parte degli ospiti, ma anche al fatto che da Marzo 2020 solamente pochi volontari sono rimasti attivi in Casa di Accoglienza, al fine di garantire comunque una presenza ed un controllo (si veda la seconda immagine). Si è anche approfittato degli spazi resi più liberi dalla minore affluenza per far effettuare una pulizia di fondo dalle collaboratrici domestiche, che hanno sempre continuato il loro servizio ottemperando alle regole per la sicurezza.

Nel 2021 la Casa ha ripreso un regime quasi regolare, sempre con le predette restrizioni. Fortunatamente da Settembre 2021 alcuni volontari hanno ripreso il servizio e le loro mansioni, e quindi si spera che l'autunno e l'inverno vedano il ritorno al pieno regime della Casa di Accoglienza.

Luigi e Francesco

 

 

 

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