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La comunità parrocchiale e l’amministrazione economica
Il canone 537 del Codice di Diritto Canonico stabilisce che «In ogni parrocchia vi sia il Consiglio per gli affari economici» e l’Istruzione in materia amministrativa della Conferenza Episcopale Italiana (IMA), le note della Conferenza Episcopale Triveneta e della Diocesi di Padova hanno ribadito e dato piena esecuzione a tale statuizione. Nella nostra Diocesi è stata compiuta la scelta di modificare la denominazione di questo organismo in Consiglio parrocchiale per la Gestione Economica, per sottolinearne con maggiore forza il carattere strettamente pastorale. Nella parrocchia, infatti l’unitarietà della pastorale si esprime attraverso la presenza e l’attività dei due Organismi di comunione: il Consiglio Pastorale Parrocchiale e il Consiglio Parrocchiale per la Gestione Economica. I due Organismi sono distinti ma complementari ed entrambi necessari nell’individuare e nel realizzare il bene della parrocchia stessa.
Nella parrocchia la gestione dei beni e tutto ciò che concerne l’ambito economico sono parte integrante della pastorale, ne sono strumento e condizioni indispensabili; infatti si “spende” per quello che si ama e che si ritiene importante e proprio dal bilancio emergono in modo chiaro quali sono le priorità nelle nostre azioni pastorali. Infatti le scelte che compiamo nel gestire le risorse mostrano quali priorità ci stanno a cuore e spesso rendono visibile, e anche comprensibile, la nostra fede a chi è lontano: l’economia è uno spazio credibile di testimonianza cristiana. Del resto, anche in riferimento al singolo, l’autenticità della fede e la coerenza di vita emergono con chiarezza proprio dal modo in cui una persona amministra i suoi beni e dove concentra le sue risorse perché, come ricorda il Vangelo «dov’è il tuo tesoro, lì sarà il tuo cuore» (Mt 6,21).
La gestione delle risorse della parrocchia ha delle esigenze e delle caratteristiche etiche e pastorali che non possono essere disattese.
Natura e finalità del CPGE
Il CPGE, presieduto dal parroco, è l’organismo di comunione a cui compete l’amministrazione di tutti i beni economici e patrimoniali della parrocchia, in quanto espressione della sua storia e strumento per la sua azione pastorale.
Il CPGE ha carattere consultivo. Questa qualifica, lungi dal ridurne il significato e la funzione dei consiglieri, chiama ciascuno «non solamente a esprimere un parere tecnico, ma anche a condividere la responsabilità dell’intera vita della parrocchia mediante una corretta e proficua gestione dei suoi beni» (IMA 105).
La gestione economica della comunità non può essere demandata ad un’unica persona. Il CPGE ha dunque la funzione di «collaborazione col parroco, amministratore della parrocchia. Questi […] non dovrebbe discostarsi dal parere del CPGE se non per gravi motivi» (IMA 106) e quando ciò dovesse accadere deve informare immediatamente l’Ordinario diocesano, fornendo le motivazioni che lo hanno determinato.
Designazione e nomina
Il CPGE viene costituito in ogni parrocchia in concomitanza con il rinnovo del Consiglio Pastorale Parrocchiale. I candidati vengono designati, con votazione, dal Consiglio Pastorale Parrocchiale all’inizio del suo mandato quinquennale.
La scelta delle persone va effettuata seguendo i criteri formulati nelle indicazioni diocesane per il rinnovo dei CPP: siano persone aperte al cammino di fede, condividano la vita della comunità, abbiano compiuto 18 anni di età. Siano inoltre in possesso di competenze professionali e abilità atte a favorire la buona e corretta gestione dei beni parrocchiali e a supportare il parroco nelle sue funzioni di amministratore.
La lista dei consiglieri eletti viene trasmessa dal parroco al Vescovo diocesano, che li conferma mediante lettera. Il Consiglio entra in funzione dal momento della nomina del vescovo.
l testo appena condiviso offre una panoramica chiara e dettagliata sulla struttura e sul funzionamento del Consiglio Parrocchiale per la Gestione Economica (CPGE) all'interno della comunità parrocchiale, evidenziando l'importanza della gestione economica come parte integrale della pastorale.
Il CPGE rappresenta un elemento cruciale per garantire una gestione responsabile e trasparente delle risorse parrocchiali, sempre in sintonia con la missione pastorale della comunità. La sua struttura consente di integrare competenze professionali con la dimensione spirituale, sottolineando l'importanza di una gestione economica che sia non solo efficace, ma anche eticamente e pastorale coerente.
Il nostro Consiglio Parrocchiale per la Gestione Economica Pastorale
Il CPGE di ciascuna parrocchia è composto normalmente da cinque consiglieri. È necessario che tra i consiglieri siano presenti competenze professionali diverse e complementari, secondo le possibilità e le esigenze della parrocchia. Uno dei consiglieri è scelto direttamente dal parroco.
La composizione del nostro CPGE è la seguente:
Fondamento Normativo: Il canone 537 del Codice di Diritto Canonico richiede la presenza di un Consiglio per gli affari economici in ogni parrocchia, e le istituzioni ecclesiastiche italiane hanno ribadito questa necessità. Denominazione e Funzione: Nella Diocesi di Padova, il termine è stato cambiato in "Consiglio Parrocchiale per la Gestione Economica" per sottolineare l’aspetto pastorale della sua azione. Questo consiglio lavora in sinergia con il Consiglio Pastorale Parrocchiale. Integrazione tra Economia e Pastorale: La gestione economica è vista come un'estensione della missione pastorale della parrocchia. Le scelte economiche riflettono le priorità pastorali e possono servire come testimonianza della fede. Caratteristiche del CPGE: Nomina e Designazione:
Foto di un incontro del Consiglio Pastorale e del Consiglio Parrocchiale per la Gestione Economica
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